di Giuliano Annibaletti - Roberto Grassi
Prezzo: euro 10,00 Pagine: 80 Formato: cm 16x21
Mantova, aprile 1792. Alcuni giovani ebrei del ghetto cittadino e alcuni giovani cristiani si provocano verbalmente; qualche ora dopo lo scambio di battute diventa un'inseguimento con sassaiola, e si conclude con un pestaggio notturno. Quella che sembra una banale scaramuccia fra giovani irrequieti diventa una miccia esplosiva, la città sembra pronta ad affrontare la questione con metodi decisamente drastici, tentando più volte un assalto al ghetto ebraico. I tentativi vengono respinti grazie all'intervento delle forze armate imperiali (a quel tempo gli Asburgo dominavano la città, lembo meridionale del Ducato di Milano), che oltre a riportare l'ordine, provvedono a istituire il processo per stabilire responsabilità e pene. "I settantacinque colpi" (quelli di bastone, che dovettero subìre i tre ebrei condannati) è una nuova, originale forma di narrazione; Grassi e Annibaletti si muovono seguendo le linee guida di "I documenti raccontano", un progetto culturale che si ripropone di raccontare episodi storici attraverso la forma narrativa: i dettagli, i documenti ufficiali, i resoconti e le cronache dell'epoca, diventano fonti preziose da cui attingere i particolari della vicenda, e la base su cui disegnare i lineamenti dei protagonisti. Tutto vero, quindi. Nessuna invenzione storica, nessun espediente letterario o furbizia di genere; si tratta piuttosto un lungo reportage, un breve romanzo storico che sfrutta la grande abilità narrativa degli autori, e che ci immerge in un mondo di miseria nera, pregiudizi e beghe da cortile, in cui ritroviamo antichi nomi di strade e mestieri, un mondo dimenticato e osservato con la lente d'ingrandimento del narratore e dello storico.
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