di Romana Franzini Rossetti
Prezzo: euro 13,00 Pagine: 160 Formato: cm 17x24 978-88-7459-448-3
Volta Mantovana è un bel paese collinare, a pochi chilometri dal lago di Garda. Una località come tante altre della provincia italiana, quella buona, dove si è sempre vissuto bene: clima discreto e vino buono, un paesaggio ameno, il castello che domina la collina. E una comunità che si è sempre mostrata unita. Eppure, negli anni del secondo conflitto mondiale, nemmeno Volta è rimasta immune all'odio, alla violenza, alla sete di vendetta: sono gli echi di una guerra civile, quella del 1943-45, mai apertamente dichiarata ma ben presente nei ricordi di chi l'ha vissuta nonostante, a distanza di settant'anni, sia ancora difficile per certi versi ricostruire eventi e responsabilità. Romana Franzini era figlia di un fornaio fascista e con un fratello repubblichino; rammenta bene, lei ragazzina, i momenti d'angoscia e il terrore di perdere tutto. Ma una volta che il tempo ha fatto il suo lavoro i ricordi, ripuliti dal rancore, rimangono ricordi. Quelli che l'autrice ha messo in questo libro prezioso, che prova a raccontare in maniera onesta e laica un punto di vista finora forse poco esplorato, e in un contesto socialmente interessante come la piccola comunità voltese.
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